Francia: Nuovi divieti prodotti alimentari
Nel maggio 2020 il governo francese ha notificato alla European Commission la sua intenzione di eliminare la mutagenesi casuale in vitro con agenti chimici o fisici. Questa decisione vieterà l’utilizzo di varietà di colza clearfield resistenti agli erbicidi, richiedendo una tolleranza zero per qualsiasi contaminazione da queste varietà di colza.
Il governo francese intende vietare il glifosato per uso agricolo entro il 2022, lo stesso anno in cui la commissione dell’Unione Europea deve decidere in merito al rinnovo dell’approvazione dell’erbicida per l’uso all’interno dei confini dell’Unione europea stessa.
Il governo francese ha già vietato le vendite di glifosato per uso non agricolo a gennaio 2019. Il rapporto presentato dall’Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica afferma che, allo stato attuale, non esiste un’alternativa chimica al glifosato.
Il glifosato è un diserbante sistemico di post-emergenza non selettivo. A differenza di altri prodotti, viene assorbito per via fogliare (prodotto sistemico), ma successivamente traslocato in ogni altra posizione della pianta per via prevalentemente floematica. Questo gli conferisce la caratteristica, di fondamentale importanza, di essere in grado di devitalizzare anche gli organi di conservazione ipogea delle erbe infestanti, come rizomi, fittoni carnosi, ecc., che in nessun altro modo potrebbero essere devitalizzati.
L’assorbimento del prodotto avviene in 5-6 ore, e il disseccamento della vegetazione è visibile in genere dopo 10-12 giorni. Il glifosato interrompe la via metabolica responsabile della sintesi di fenilalanina, tirosina e triptofano (via dello shikimato), inibendo la sintesi dell’3-fosfoshikimato 1-carbossiviniltransferasi, enzima necessario alla sopravvivenza della pianta.